venerdì 27 febbraio 2015

TUTTI GLI ADERENTI AI GRUPPO DEL RNS

TUTTI GLI ADERENTI AI GRUPPI DEL R N S

tra l’altro, devono conoscere e trasmettere

In occasione della convocazione dei Diocesani della Calabria,  di fine di settembre 2014, presieduta dal Coordinatore Nazionale Mario Landi, dopo ampia ed esaustiva comunicazione e dopo aver ribadito l’attualità dei documenti che gli avevo consegnato, mi ha invitato ad intervenire.
Il mio intervento è stato breve e lapidario: “Avete mai amato fortemente profondamente qualcuno o qualcosa? L’amore è intensità, è sangue che scorre nelle vene, è dolore, è passione, è sacrificio, se non amate questa Corrente di Grazia, che è il Rinnovamento, con lo stesso ardore che avete amato intensamente qualcuno, ancora non lo conoscete e pertanto non lo potete amare”.  
Conclusa l’assemblea ho ricordato a Mario di sollecitare a Luciana e Salvatore la pubblicazione delle “Memorie di un Testimone” realizzato su richiesta di Marcella Reni, arrivata tardi, per darle la possibilità di appropriarsi della Genesi e della vita del Rinnovamento dalle sue origini in Italia.
Se queste memorie sono stati utili a Marcella penso che siano altrettanti necessari ad altri fratelli che, come lei o più tardi di lei, hanno aderito al RnS.  
         Considerato che nei nuovi rinnovi degli organi pastorali si auspica l’inserimento di giovani, ho ribadito a Mario di vigilare affinché non si ripeta l’inserimento di elementi impreparati, come nel ’94 con conseguenze inopportune.

Sarebbe pertanto opportuno, acquisito il concetto della collegialità degli organi pastorali, provvedere ad un accompagnamento degli eletti, e perché no anche dei fratelli dei gruppi: istruirli nella conoscenza e farli innamorare della nostra Corrente di Grazia e dei Documenti di Malinas.
Queste due espressioni ci sono state ricordate dal Santo Padre Francesco nello Stadio Olimpico di Roma.
Alle origini, come nell’America del ’67, il Leader era il riferimento ma ogni cosa era condotta dall’equipe, con compiti singoli ma insieme condivisi.

Come la Chiesa poggia sulle sue origini e sulle sue tradizioni
che è necessario conoscere
Così il RnS deve rifarsi alle sue orgini e alla sua storia
ch’è necessario conoscere

Perciò, parafrasando Paolo in Rom 10,14-15:
“È come potranno credere, senza averne sentito parlare?
 E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?”
Aggiungo: E come potranno parlarne se non conoscono?
Tutti dobbiamo conoscere e gli anziani comunicare se conoscono.

Il RnS è una corrente di grazia
E’ una corrente di grazia … E’ una sorpresa dello Spirito Santo … E’ ricominciare a vivere una vita nuova d’intimità con Dio sotto la guida dello Spirito Santo.
La spiritualità del RnS è nettamente orientata verso Gesù e che è vissuta sperimentalmente come una relazione intima e personale. Il Cristo ”Colui che battezza nello Spirito”, è posto in primo piano. Una intimità di persona a persona si sviluppa in un incontro dove Gesù stesso prende l’iniziativa del dialogo e della chiamata e invita alla reciprocità. Spesso sarà come una scoperta del Cristianesimo, non più come un’ideologia, ma come l’incontro con la persona viva di Gesù, divenuto la più realtà della realtà, Gesù riconosciuto come Salvatore, Maestro, Pastore, Via, Verità, Vita, Alfa e Omega, tanto per se stesso che per il mondo. E’ da notare che il Gesù che sta al centro del Rinnovamento è quello della nostra fede …”
(p. 94 “Lo Spirito Santo nostra speranza” di L. J. Suenens)
L’esperienza della conversione sussiste e si realizza in una sorta di relazione particolare con Dio. Ciò si manifesta nel fatto che “il senso della presenza di Dio nella propria vita” è il principale beneficio rivendicato dai membri del Rinnovamento Carismatico.”   ( p.82 “I Carismatici Cattolici” di Joseph Ficher.)       

Perciò il Rinnovamento che cos’è se non una esperienza di fede?
E’ una “ Vivance “, cioè un modo di vivere, conforme ad una regola di fede.
La regola di fede è costituita dalla dottrina cattolica sul Battesimo: la nuova creatura nascendo partecipa alla vita trinitaria ad opera dello Spirito Santo.
Per cui nel Rinnovamento c’è la riscoperta, in età matura, del Battesimo ricevuto nell’infanzia e spesso non vissuto coerentemente.

Giovanni XXIII e il Card. Suenens
Giovanni XXIIl diede il primo annunzio della convocazione del Concilio Ecumenico  Vaticano II, il 25 gennaio 1959, e, dopo un’attenta preparazione, il Concilio si aprì con una solenne cerimonia l’11 febbraio 1962.
Egli, inaugurandolo, fra l’altro disse: “Fu nostro proposito, nell’indire questa grandissima assemblea, riaffermare il magistero ecclesiastico (A.A.S., 1962, p. 786). Ciò che più importa al Concilio, egli continuava, è questo: Che il Sacro deposito della Dottrina Cristiana sia più efficacemente custodito ed esposto (ib., p. 790)”.
La cerimonia di chiusura del Concilio Ecumenico Vaticano II fu celebrata l’8 dicembre 1965 dal nuovo Pontefice Paolo VI che ebbe il gravoso compito di avviare la sua applicazione.

Giovanni XXIII per il Vaticano II consegnò al Card. Suenens due schemi chiavi che divennero Lumen Gentium e Gaudium et Spes.
In quella veste, in uno dei suoi poderosi interventi sul ruolo attuale dei carismi nella Chiesa, riscontrò attenzione ed interesse, ma anche una forte opposizione.
Il Card. Suenens dovette affrontare con energia e certezza profetica precisamente il Card. Ruffini il quale presentava i carismi come una faccenda del passato.
(AA.VV. Il rinnovamento Carismatico – Intervista di Renè Laurentin al Card L.J.Suenens pp. 95/104.
Gravissima questa opposizione di Ruffini anche perché non tenne conto di quanto era accaduto, agli inizi del 1900 nella Chiesa Cattolica con Elena Guerra e nella Chiesa Pentecostale con Charles Pahram.

--------------------------------------------------------
[Elena Guerra, un’umile suora di Lucca, apostola della devozione alla Spirito Santo, scrisse 12 lettere di fuoco al Papa Leone XIII perché riportasse la Chiesa al clima ardente della Pentecoste. LeoneXIII emanò il 05giugno 1895 il Breve: ”Provida Matris Charitate” (obbligatorietà della Novena allo Spirito Santo); il 09 maggio 1897 pubblicò L’Enciclica: “Divinum illud munus” (una -summa teologia- sullo Spirito Santo); il 18 aprile 1902 una lettera ai Vescovi: “Ad fovendum in Cristiano populo” (in cui ricordava l’importanza e obbligatorietà dei documenti precedenti).
(cf: “L’ora dello Spirito Santo” di Serafino Falvo pag,31).   
Charles Pahram aprì una scuola biblica Topeka in Kansas.
“decise che doveva fare qualcosa per la sua vita religiosa.  Aveva letto il libro degli Atti e le lettere dell’apostolo Paolo, paragonando la debolezza che trovava nel suo ministero con la potenza lì riflessa. Dove erano i suoi convertiti? Dove erano i suoi miracoli? Le sue guarigioni? Sicuramente, disse a se stesso, i Cristiani del primo secolo avevano un segreto che egli e la sua Chiesa non possedevano più”.
Nell’Ottobre del 1900, Parham determinò di cercare e di trovare quel segreto.
Era complesso il suo programma, perciò aprì una scuola Biblica senza obbligo di contributi, ma ognuno contribuiva con propri servigi, come poteva.
(cf “Essi parlano altre lingue” di J. Sherrill  pag. 34..)
Nel 1905 Pahram aprì un’altra scuola a Topeka nel Kansas e un’altra a Houston nel Texsas.  In quest’ultima partecipò uno studente che divenne un’altra figura chiave nella storia dei Pentecostali: W.J. Seymour, pastore negro, che portò il messaggio pentecostale in California in uno dei più famosi indirizzi nella storia Pentecostale; 312 Azusa Street di Los Angeles.

Il filo conduttore unico: Elena Guerra avvertì che la Chiesa aveva perso il clima ardente della Pentecoste; Charles Pahram confrontava la debolezza della sua Chiesa con la Potenza del primo secolo: questo raffronto resta costante fino a quando la Chiesa riacquista il clima della Pentecoste.

Lo ritroveremo ancora dopo gli anni 50/60:
Nel protestantesimo, quando tutte le Chiese Protestanti vogliono vivere il tempo della Pentecoste: Herald Bredesen: “Gli sembrava che la sua vita religiosa non avesse    vitalità, specialmente quando paragonava le sue esperienze con quelle dei primi Cristiani. Vi era uno zelo, una sorgente di vita nella Chiesa primitiva! La Chiesa oggi, nella sua quasi totalità, ha perduto questo. Voi lo avvertite, (rivolgendosi a Sherrill) ne sono sicuro. Dove sono le vite cambiate? Dove sono le guarigioni? Dov’è la fede per la quale gli uomini sono disposti a morire? (cf: “Essi parlano altre lingue” di J. Sherrill p. 17)
Nella Chiesa Cattolica a cominciare da Duquesne: Alcuni laici, professori e studenti, impegnati in attività liturgiche, spirituali e di apostolato, constatavano il risultato piuttosto deludente dei loro sforzi. Leggevano gli atti gli Apostoli e riflettevano sulle meravigliose esperienze dei Pentecostali descritte nei due libri: “La croce e il pugnale” di David WilKenson  ed “Essi parlano altre lingue”  John Sherrill.   
Finalmente il 17 febbraio 1967, in quel Week-end di preghiera: “Esperimentarono tutti una profonda trasformazione interiore, una presenza viva del Signore in se stessi, un nuovo rapporto con il Signore e con i fratelli e maggior coraggio e franchezza nel dare testimonianza alla loro fede”
(cf: “I gruppi di Rinnovamento Carismatico” di S. Rinaudo p. 17/18)]
----------------------------------------------------------

Il Card. Suenens già nel 1973, che aveva aderito al Rinnovamento Carismatico e ne era diventato un ardente promotore, in occasione della Pentecoste, scriveva nella sua Lettera Pastorale: “È lecito ritenere, guardando al Vaticano II, a dieci anni di distanza, che il Concilio, affermando la propria fede nei carismi, ha compiuto un gesto profetico e ha preparato i cristiani di oggi ad accogliere il Rinnovamento Carismatico, che sta acquistando, sotto i nostri occhi, un’ampiezza sorprendente nei cinque continenti.
In questa lettera pastorale che è riportata nel documento (V. 85/Riscoprire lo Spirito Santo- Maestri della fede) battezzò il RCC “Corrente di grazia”: Una volta a pag. 8. due volte a pag. 9 e a pag. 10 lo definisce: “Rinnovamento Spirituale” (espressione ripresa da Paolo VI nel ‘75). A pag. 10 primo capoverso: “Crediamo di fronte a Dio che si tratta di scelta per la Chiesa Post Conciliare” 

Il Card. Suenens e il RCC
Nel 1973 il RCC approdò a Roma - 1° Conferenza Internazionale Animatori – riunì i delegati di 34 paesi. Il 10 ottobre ’73 Paolo VI  indirizzò la sua parola ai responsabili del mondo del RCC, si rallegrò con essi del Rinnovamento Spirituale che suscitava tante speranze e nel quale si poteva riconoscere l’opera misteriosa e discreta dello Spirito Santo.

A Pentecoste del 1975, in occasione del 3° Congresso Internazionale il RCC mondiale di nuovo a Roma, migliaia di aderenti, nella Basilica di S. Pietro. In quell’occasione Paolo VI : “La Chiesa e il mondo hanno bisogno più che mai che il prodigio di Pentecoste continui nella storia … In questo mondo sempre più secolarizzato, nulla è più necessario della testimonianza di questo - Rinnovamento Spirituale - che vediamo suscitare dallo Spirito Santo oggi nelle regioni e negli ambienti più diversi … Come potrebbe questo Rinnovamento Spirituale non essere una (chance) speranza per la Chiesa e per il mondo? E in questo caso come sarebbe possibile non usare tutti i mezzi affinché continui ad esserlo? “
Al termine dell’udienza, mentre scendeva i gradini dell’altare strinse le mani del Card. Suenens e gli disse: “La ringrazio, non in nome mio, ma in nome di Gesù Cristo, per ciò che Lei ha fatto e fa per il RCC nel mondo e per ciò che Lei                  farà in futuro per assicurare e mantenere il suo posto nel cuore della Chiesa nella linea dell’insegnamento dato (da “I Gruppi di RC” – Spirito Rinaudo -.p. 24)   

Il Cardinale Suenens - Vescovo di Malinas - Documenti di Malinas n°1 
L’esigenza di un criterio per giudicare l’autenticità, unita all’esigenza di dare contenuto dottrinale a questa “Esperienza” si affacciò sin dagli inizi del Rinnovamento, presso i cattolici.
Per venire incontro a tutti quelli che dovevano esprimere dei giudizi o prendere posizioni rispetto al Rinnovamento, il Card. Suenens riunì a Malinas, in Belgio, dal 21 al 26 maggio 1974, un piccolo gruppo di studio internazionale di teologi ed animatori laici. Questi formularono orientamenti teologici e pastorali nel: “Documento di Malinas n°1” che sottoposero ad un gruppo di teologi tra cui il Card. Joseph Ratzinger e il Card. Yves Congar (autore delle trilogia”Credo nello Spirito Santo)
Di questo tipo di spiritualità, basata non su una nozione concettuale di Dio, del suo amore, di Cristo, del Vangelo, ma sulla “esperienza” di questa realtà, su questa “vivance” o esperienza e manifestazione di vita, vita coerente al Battesimo ed alla Cresima, parlano i primi che hanno fatto l’esperienza dello Spirito a Pittsbourg e gli autori che hanno descritto quei fenomeni: K e D. Ranagan- “Il ritorno dello Spirito”; W. Smet sj “Pentecostalismo Cattolico; René Laurentin “Il Movimento Carismatico nelle Chiesa Cattolica”; 

I Leader da Pittsbourg a Bruxelles
Nel 1976 l’Ufficio Internazionale di Servizio del RCC si trasferì dall’America in Belgio, perciò Ralph Martin e Steve Clark, Leaders del Movimento, decisero di stabilirsi per un triennio in Belgio per essere più vicino al Card. Suenens, allora Consigliere Episcopale dell’Ufficio Internazionale di Comunicazioni    

Frattanto la Gerarchia meditava, infine espresse un giudizio, attraverso il suo organo ufficiale:  la C.E.I., nella sessione del Consiglio permanente della Conferenza Episcopale, svoltasi dal 21 al 23 marzo 1977. S.E. Mons. Girolamo Hamer, segretario della Sacra congregazione per la Dottrina della Fede, invitato ad uno scambio di idee circa i Movimenti carismatici attuali, presentò una relazione negativa, mirabile per la forza di analisi, per la individuazione dei punti principali (ruolo dei pastori e Vescovi, aspetti positivi, rischi) e per le raccomandazioni di come proteggersi dai pericoli. Il promemoria di Mons. Hamer, (pubblicato come supplemento n° 2 al Notiziario della C.E.I. nel settembre 1977),  si ferma però al 21 settembre 1973 (come è specificato a p. 24); cioè ad un’epoca anteriore alla diffusione di tale realtà ecclesiale in Italia. Il documento si dilunga sull’elitismo fondato sul Battesimo nello Spirito, sul Liderismo, ecc.. Questo giudizio pose un interrogativo serio per il Rinnovamento in Italia, la sua conclusione: “Non si dovrebbe dare al Rinnovamento un carattere di ufficialità” (pag. 27), potrebbe forse spiegare, almeno in parte, l’atteggiamento cauto della Gerarchia nei riguardi del Rinnovamento.
(da 1° volume pagg. 36/37 de: “Il Vero Volto Del RnS in Italia” di don Dino Foglio)       
La Chiesa era attenta!
Per quanto riguarda l’Italia, in occasione della 1° Conferenza Nazionale dei Responsabile dei Gruppi, celebrata a Milano Marittima dal 22 al 25 aprile 1977, in cui si elesse il Primo Comitato Nazionale, la C.E.I. dispose la presenza di un osservatore nella persona di Mons.  Baldini, Vicario dell’Ufficio Pastorale della Curia di Ravenna e Cervia, che fotografò un’immagine equilibrata e composta di quella assemblea di Milano M.. Inoltre la presenza costante di p. Domenico Grasso in ogni nostro atto pubblico e privato, garantirono la gerarchia sull’ortodossia del RnS in Italia; anche perché la differenza di maturazione dei partecipanti alle assemblee di preghiera dei componenti il RnS fu stimmatizzata nelle precisazioni di P. Domenico Grasso, pubblicate sul libretto del Congresso del Centro - Nord –  Brescia  24/26 Giugno 1977 : “ Da Triuggio a Milano Marittima” (p. 11/13).   3) .

Così come il Card. Suenens convocò un gruppo di studio, anche per il Rinnovamento Italiano  se ne avvertì l’esigenza. Pertanto, sin dagli inizi del 1977 fu insediata una commissione teologica che già in occasione della 1° Conferenza di Milano M. propose la cancellazione dal nome ufficiale del Rinnovamento l’aggettivo “Carismatico” sostituendolo con “Rinnovamento nello Spirito”: espressione cara al Card. Suenens, ribadita nella famosa intervista resa a René Laurentin. Il Card. Suenens allora sostenne: “Accetto Movimento Carismatico, a patto che sia chiaro che non si tratta in alcun modo di monopolizzazione dei carismi; e preferisco: Rinnovamento nello Spirito” (AA.VV. Il Rinnovamento Carismatico pag. 98)

La Santa Sede era impaziente di ricevere dal Rinnovamento Mondiale e Nazionale una traccia che indicasse la fisionomia del Rinnovamento.   
Per il RCC il Presidente Tom Forrest nell’udienza dell’11 dicembre 1979 consegnò al Pontefice solo una bozza di “carta d’identità”.
(vedi 2° volume p. 166 nota in calce alla pagina de : “Il vero volto del RnS in Italia” di don Dino Foglio)
Il Documento del nostro  “Profilo del Rinnovamento nello Spirito” fu pubblicato e diramato da don Dino Foglio il 23 gennaio 1980.
(vedi 2° volume pagg. 167/188 de: “Il Vero Volto Del RnS in Italia di don Dino Foglio)  

La gioia delle origini
La gioia di riscoprire che il RnS è un popolo di salvati, che non si stanca di gridare con la vita: Gesù è il Signore!  Perché noi siamo un popolo CRISTOCENTRICO.
La gioia delle origini, il canto in lingua dei primi tempi hanno un segreto: L’abbandono del cuore – vera sapienza dello Spirito – la gioia interiore sempre e comunque.
Tutto era occasione di grazia: in ogni avvenimento si diceva Alleluja
Qualunque cosa - a imitazione di quanto ricordato da Paolo ai Corinzi (Cor 10,31) - veniva fatto per il Signore: Fare tutto per il Signore … Abbiamo bisogno di Ritrovare il volto di Gesù; Risentire la sua voce; Riascoltare la preoccupazioni del suo cuore: “Ricorda come hai accolto la Parola, osservala e ravvediti” (Ap 3,3);    Riassaporare   una nuova effusione dello Spirito. Un nuovo incontro con Dio.

David Morgan, uno dei partecipanti al celebre Week-end di preghiera del 17 febbraio 1967, confessa: ”Cristo era tanto realmente presente da sentirlo al mio fianco … Durante la mia preghiera era come se intendessi un altro pregare nel profondo di me stesso”  
Egli lo chiamò: un incontro con Cristo, un incontro col mio Dio.

Simile a questo dev’essere il nostro rapporto con Gesù, solo allora
saremo credibili quando diremo ai nostri fratelli: “Dio ti Ama”.

Quando negli Atti degli Apostoli leggiamo che quelli che ascoltavano la predicazione di Pietro “si sentirono trafiggere il cuore” (At 2,37), l’autore ha voluto significare che ne erano presi in tutto il loro essere. Quando similmente sentiremo il nostro cuore trafitto per il sacrificio salvifico di Gesù per noi?     

Don Dino ricordando gli inizi del RnS o Rinnovamento Pentecostale, come preferiva chiamarlo il Card Suenens, durante la XXV Conferenza Animatori di Fiuggi affermò:Il traguardo raggiunto è frutto di un impegno serio e responsabile che ci ha fatto gradualmente superare prevenzioni, ostilità, incomprensioni e, anche inevitabili crisi. Riconoscenti verso tutti coloro che ci hanno preceduti, TORNIAMO ALLE ORIGINI. Siamo consapevoli delle nostre responsabilità di fronte allo Spirito che ci ha chiamati e alla Chiesa che ha preso atto di questo meraviglioso progetto del Rinnovamento, frutto del Concilio Vaticano II.

Perciò non è forse urgente RITORNARE alle “ORIGINI”, caratterizzate da stupore travolgente, dal presagio di un popolo nuovo, di un’era nuova inserita nell’oggi di Dio?
RITORNIAMO alla preghiera carismatica, preghiera celebrata, partecipata, ricca di fede, di carismi, di gioia spontanea e entusiasmo, animata da sobria Parola di Dio”!  ( No alla preghiera stantia e ripetitiva)

Oggi anche io tanto vi ripropongo!

Mentre voglio anch’io salutarvi con lo stesso saluto fatto al Rinnovamento dal Cardinale Suenens.

Il Card. Suenens e il suo saluto

 “Voi lo sapete meglio di me: noi siamo nell’oscurità ma allo stesso tempo ci sono le stelle e c’è il sole; e se c’è il sole Voi siete “Figli del sole”.
Questo è il mio augurio per voi: restate, dovunque voi siate, figli e figlie della luce di Gesù. Portatela al mondo per un altro secolo; voi non avete terminato il vostro lavoro.
Grazie per la vostra fede, grazie per la vostra speranza e grazie per il vostro amore.
Ed ora un vecchio vescovo vi benedice diecimila volte.”


OGNI AVVENIMENTO OGNI CIRCOSTANZA OGNI PERSONA CITATI IN QUESTA SINTESI DOVREBBERO ESSERE RACCONTATE STUDIATE E MEDITATE PER UNA MAGGIORE NOSTRA CRESCITA DI MENTE E DI CUORE   


   

Nessun commento:

Posta un commento