giovedì 4 giugno 2020


Chiamati alla Santità per un Servizio Santo

 L’esortazione Apostolica di Papa Francesco: Gaudate et Exsultate è un documento sulla chiamata alla Santità che ci sprona, ci infervora a vivere oggi con i suoi rischi e le sue opportunità questa chiamata.  
   Il Signore ha scelto ognuno di noi “per essere santi ed immacolati di fronte a Lui nella Carità”. (Ef 1,4)  È il Signore che chiama ad un servizio santo nella chiesa e nel mondo, per un RnS che è santo: “Siate Santi, perché io sono Santo” (1Pt 1,16)
   Il Santo Padre è lapidario: “Ci occorre un servizio di Santità che impregni tanto l’ abbandono quanto il servizio, tanto l’intimità quanto l’impegno evangelizzatore, così che ogni istante sia espressione di amore donato sotto lo sguardo del Signore. Allora, tutti i momenti saranno scalini nella nostra via di santificazione”.
   Dobbiamo riaffermare la nostra Identità: “Comunità-Carismaticità-Missionareità”.
   A conclusione del suo discorso al Circo Massimo di Roma il Santo Padre ci ha indicato la via: “Condividere con tutti nella Chiesa “Il Battesimo nello Spirito”, lodare il Signore senza sosta, camminare insieme con i cristiani di diverse chiese e comunità nella preghiera e nell’azione per i più bisognosi, servire i più poveri e gli infermi; questo si attendono la Chiesa ed il Papa da voi, RCC, ma da voi tutti, tutti tutti voi che siete entrati in questa “Corrente di grazia”! (03 Giugno 2017)
   Tutti, perciò, dobbiamo avere a cuore il futuro del RnS.
   Ad alcuni è chiesto di assumersi la responsabilità di servire i Gruppi e le Comunità con gioia, dedizione, fedeltà, spirito di comunione, aiutando le sorelle e i fratelli a vivere questa nostra  “Corrente di Grazia”.
   Proponiamo assolutamente un arricchimento di conoscenza storico e spirituale per tutti gli animatori e responsabili del RnS e a quanti si apprestano ad assumere un incarico di servizio, questa conoscenza permetterà di assimilare preziosi elementi per aspirare a un Servizio Santo Generato dall’esperienza del “Battesimo nello Spirito Santo” o “ Effusione dello Spirito Santo”.  

Come la Chiesa poggia sulle sue origini e sulle sue tradizioni
che è necessario conoscere
Così il RnS deve rifarsi alle sue orgini e alla sua storia
ch’è necessario conoscere
           Perciò, parafrasando Paolo in Rom 10,14-15:
“È come potranno credere, senza averne sentito parlare?
E come potranno sentirne parlare senza uno che lo annunzi?”
Aggiungo:        E come potranno parlarne se non conoscono?
                  Tutti, perciò, dobbiamo conoscere e comunicare,
e gli anziani che si susseguono imparare per poi trasmettere.

Il RnS è una corrente di grazia
E’ una corrente di grazia … E’ una sorpresa dello Spirito Santo … E’ ricominciare a vivere una Vita Nuova d’intimità con Dio sotto la guida dello Spirito Santo.
La spiritualità del RnS è nettamente orientata verso Gesù e che è vissuta sperimentalmente come una relazione intima e personale. Il Cristo, ”Colui che battezza nello Spirito”, è posto in primo piano. Una intimità da persona a persona si sviluppa in un incontro dove Gesù stesso prende l’iniziativa del dialogo e della chiamata e invita alla reciprocità. Spesso sarà come una scoperta del Cristianesimo, non più come un’ideologia, ma come l’incontro con la persona viva di Gesù, divenuto la più realtà della realtà, Gesù riconosciuto come Salvatore, Maestro, Pastore, Via, Verità, Vita, Alfa e Omega, tanto per se stesso che per il mondo. E’ da notare che il Gesù che sta al centro del Rinnovamento è quello della nostra fede …”
(p. 94 “Lo Spirito Santo nostra speranza” di L. J. Suenens)
L’esperienza della conversione sussiste e si realizza in una sorta di relazione particolare con Dio. Ciò si manifesta nel fatto che “il senso della presenza di Dio nella propria vita” è il principale beneficio rivendicato dai membri del Rinnovamento Carismatico.”   ( p.82 “I Carismatici Cattolici” di Joseph Ficher.)      
Perciò il Rinnovamento che cos’è se non una esperienza di fede?
E’ una “ Vivance “, cioè un modo di vivere, conforme ad una regola di fede.
La regola di fede è costituita dalla dottrina cattolica sul Battesimo: la nuova creatura nascendo partecipa alla vita trinitaria ad opera dello Spirito Santo.
Per cui nel Rinnovamento c’è la riscoperta, in età matura, del Battesimo ricevuto nell’infanzia e spesso non vissuto coerentemente.

Il Card. Suenens già nel 1973, che aveva aderito al Rinnovamento Carismatico e ne era diventato un ardente promotore, in occasione della Pentecoste, scriveva nella sua Lettera Pastorale: “È lecito ritenere, guardando al Vaticano II, a dieci anni di distanza, che il Concilio, affermando la propria fede nei carismi, ha compiuto un gesto profetico e ha preparato i cristiani di oggi ad accogliere il Rinnovamento Carismatico, che sta acquistando, sotto i nostri occhi, un’ampiezza sorprendente nei cinque continenti.
In questa lettera pastorale che è riportata nel documento (V. 85/Riscoprire lo Spirito Santo- Maestri della fede) battezzò il RCC “Corrente di grazia”: Una volta a pag. 8. due volte a pag. 9 e a pag. 10 lo definisce: “Rinnovamento Spirituale” (espressione ripresa da Paolo VI nel ‘75). A pag. 10 primo capoverso: “Crediamo di fronte a Dio che si tratta di scelta per la Chiesa Post Conciliare” 
Giovanni XXIII ebbe grande stima del Card. Suenens
Per il Vaticano II Papa Giovanni consegnò al Card. Suenens due schemi chiavi del Concilio che divennero Lumen Gentium e Gaudium et Spes.
In quella veste, in uno dei suoi poderosi interventi sul ruolo attuale dei carismi nella Chiesa, riscontrò attenzione ed interesse, ma anche una forte opposizione.
Il Card. Suenens dovette affrontare con energia e certezza profetica precisamente il Card. Ruffini il quale presentava i carismi come una faccenda del passato.
(AA.VV. Il rinnovamento Carismatico – Intervista di Renè Laurentin al Card L.J.Suenens pp. 95/104.
Gravissima questa opposizione di Ruffini anche perché non tenne conto di quanto era accaduto, agli inizi del 1900 nella Chiesa Cattolica con Elena Guerra e nella Chiesa Pentecostale con Charles Pahram.
Il filo conduttore unico: Elena Guerra avvertì che la Chiesa aveva perso il clima ardente della Pentecoste; Charles Pahram confrontava la debolezza della sua Chiesa con la Potenza del primo secolo: questo raffronto resta costante fino a quando la Chiesa riacquista e soprattutto riacquisterà il clima della Pentecoste.
Questa ricerca pentecostale tra i protestanti i cattolici dopo gli anni 50/60:
In quel tempo tutte le Chiese Protestanti tentarono di vivere il tempo della Pentecoste  lo testimonia Herald Bredesen: “Gli sembrava che la sua vita religiosa non avesse    vitalità, specialmente quando paragonava le sue esperienze con quelle dei primi Cristiani. “Vi era uno zelo, una sorgente di vita nella Chiesa primitiva! La Chiesa oggi, nella sua quasi totalità, ha perduto questo. Voi lo avvertite, (rivolgendosi a Sherrill) ne sono sicuro. Dove sono le vite cambiate? Dove sono le guarigioni? Dov’è la fede per la quale gli uomini sono disposti a morire?” (cf: “Essi parlano altre lingue” di J. Sherrill p. 17)

Così fu nella Chiesa Cattolica. A cominciare da Duquesne: Alcuni laici, professori e studenti, impegnati in attività liturgiche, spirituali e di apostolato, constatavano il risultato piuttosto deludente dei loro sforzi. Leggevano gli atti gli Apostoli e riflettevano sulle meravigliose esperienze dei Pentecostali descritte nei due libri: “La croce e il pugnale” di David WilKenson  ed “Essi parlano altre lingue”  John Sherrill.   
Finalmente il 17 febbraio 1967, in quel Week-end di preghiera: “Esperimentarono tutti una profonda trasformazione interiore, una presenza viva del Signore in se stessi, un nuovo rapporto con il Signore e con i fratelli e maggior coraggio e franchezza nel dare testimonianza alla loro fede”
(cf: “I gruppi di Rinnovamento Carismatico” di S. Rinaudo p. 17/18)

I PERICOLI CHE OSTACOLANO UN SERVIZIO SANTO
  Il servizio e il pericolo di una fede soggettivista
Non possiamo intendere ed interpretare una mansione di servizio in modo personale. È necessario per noi un buona dose di carità con la quale esercitare il servizio ai fratelli e sorelle nel RnS con tanto amore.
   Il servizio è il pericolo di una spiritualità disincarnata
La vita nuova nello Spirito non è una pausa dalla realtà, bensì una incarnazione. Il cristianesimo non è un insieme di buone teorie, ma un servizio all’uomo in cui Dio si rende presente e operante se lasciamo spazio allo Spirito Santo in sintonia con l’esortazione di Paolo: “Vi supplico in nome di Dio: Lasciatevi riconciliare con Dio”. Saremo creta cera che Dio modellerà con le sue mani.
   Il pericolo di contare solo sulle proprie forze nel servire
Per scansare, evitare questo pericolo non dobbiamo fare affidamento unicamente sulle nostre proprie forze, perciò non solo parlare della grazia di Dio,  ma invocare Dio e che sia Lui e non noi ad operare per il servizio al RnS e a tutta la comunità.
   Il servizio e il pericolo di non lasciare agire la grazia
Il cammino di Vita Nuova nello Spirito è il cammino della grazia in noi, non dobbiamo impedire l’opera di trasformazione nello Spirito per poter offrire un servizio sempre più efficace. Tutto è grazia, è dono. Il RnS è un dono e noi stessi siamo un’offerta per gli altri, nel servizio, se ci lasciamo usare da Dio. La prima cosa è appartenere a Dio, offrirci a Lui, offrirgli le nostre capacità, la nostra lotta contro il male, il nostro impegno e la nostra creatività, affinché il Suo Dono Gratuito Cresca e si Sviluppi in Noi.
   Il servizio e il pericolo dell’autocompiacimento egocentrico
Come il navigante è attento sempre a seguire la rotta, chi assume un servizio deve stare attentissimo a tenere la barra sempre “al centro ed il centro è Dio” Possiamo rischiare di perdere la guida dello Spirito Santo se spostiamo la barra da Dio a noi, dobbiamo invece sempre annullare il nostro IO e fare emergere in ogni nostra azione di servizio  LUI ed in LUI  c’è sempre la creatura di DIO.
Attentissimi: tante volte iniziamo con un’intensa vita nello Spirito, ma poi finiamo per fossilizzarci in routine, in abitudine senza anima.
   Non diffidare dell’impegno sociale per servire l’uomo
Non dobbiamo diffidare di ogni servizio reso all’uomo, della difesa e promozione della sua dignità. Lungi da noi diffidare dell’impegno sociale di altri fratelli. La difesa dell’innocente che non è nato è sacra, egualmente è sacra la vita dei poveri, degli ammalati, degli anziani, di nuove forme di schiavitù. I fratelli che operano in queste situazioni sono meritevoli di lode
   Servire non è offrirsi a Dio e non offrirsi ai fratelli
Altra incongruenza da vincere è ritenere che sia vero culto il tempo che dedichiamo a Dio, senza dare uguale risalto alla dedizione ai fratelli.
La misericordia che riceviamo è la misericordia che siamo chiamati ad offrire ai fratelli nel nostro servizio. La preghiera è preziosa se alimenta una donazione quotidiana d’amore. Il nostro culto è gradito a Dio se viviamo con generosità e dedizione il servire i fratelli.

La gioia delle origini
La gioia di riscoprire che il RnS è un popolo di salvati, che non si stanca di gridare con la vita: Gesù è il Signore!  Perché noi siamo un popolo CRISTOCENTRICO.
La gioia delle origini, il canto in lingua dei primi tempi hanno un segreto: L’abbandono del cuore – vera sapienza dello Spirito – la gioia interiore sempre e comunque.
Tutto era occasione di grazia: in ogni avvenimento si diceva Alleluja. 
Qualunque cosa - a imitazione di quanto ricordato da Paolo ai Corinzi (Cor 10,31) - veniva fatto per il Signore: Fare tutto per il Signore … Abbiamo bisogno di Ritrovare il volto di Gesù; Risentire la sua voce; Riascoltare la preoccupazioni del suo cuore: “Ricorda come hai accolto la Parola, osservala e ravvediti” (Ap 3,3);    Riassaporare   una nuova effusione dello Spirito. Un nuovo incontro con Dio.
David Morgan, uno dei partecipanti al celebre Week-end di preghiera del 17 febbraio 1967, confessa: ”Cristo era tanto realmente presente da sentirlo al mio fianco … Durante la mia preghiera era come se intendessi un altro pregare nel profondo di me stesso”  
Egli lo chiamò: un incontro con Cristo, un incontro col mio Dio.
          Simile a questo dev’essere il nostro rapporto con Gesù, solo allora
saremo credibili quando diremo ai nostri fratelli: “Dio ti Ama”.
Quando negli Atti degli Apostoli leggiamo che quelli che ascoltavano la predicazione di Pietro “si sentirono trafiggere il cuore(At 2,37), l’autore ha voluto significare che ne erano presi in tutto il loro essere. Quando similmente sentiremo il nostro cuore trafitto per il sacrificio salvifico di Gesù per noi?     
Don Dino ricordando gli inizi del RnS o Rinnovamento Pentecostale, come preferiva chiamarlo il Card Suenens, durante la XXV Conferenza Animatori di Fiuggi (2007) affermò:Il traguardo raggiunto è frutto di un impegno serio e responsabile che ci ha fatto gradualmente superare prevenzioni, ostilità, incomprensioni e, anche inevitabili crisi. Riconoscenti verso tutti coloro che ci hanno preceduti, TORNIAMO ALLE ORIGINI. Siamo consapevoli delle nostre responsabilità di fronte allo Spirito che ci ha chiamati e alla Chiesa che ha preso atto di questo meraviglioso progetto del Rinnovamento, frutto del Concilio Vaticano II.
Perciò non è forse anche oggi urgente RITORNARE alle “ORIGINI”, caratterizzate da stupore travolgente, dal presagio di un popolo nuovo, di un’era nuova inserita nell’oggi di Dio?
RITORNIAMO alla preghiera carismatica, preghiera celebrata, partecipata, ricca di fede, di carismi, di gioia spontanea e entusiasmo, animata da sobria Parola di Dio”!  ( No alla preghiera stantia e ripetitiva)
Oggi anche io tanto vi ripropongo!
Mentre voglio anch’io salutarvi con lo stesso saluto fatto al Rinnovamento dal Cardinale Suenens.
Il Card. Suenens e il suo saluto
 “Voi lo sapete meglio di me: noi siamo nell’oscurità ma allo stesso tempo ci sono le stelle e c’è il sole; e se c’è il sole Voi siete “Figli del sole”.
Questo è il mio augurio per voi: restate, dovunque voi siate, figli e figlie della luce di Gesù. Portatela al mondo per un altro secolo; voi non avete terminato il vostro lavoro.
Grazie per la vostra fede, grazie per la vostra speranza e grazie per il vostro amore.
Ed ora un vecchio vescovo vi benedice diecimila volte.”

OGNI AVVENIMENTO OGNI CIRCOSTANZA OGNI PERSONA CITATI IN QUESTA SINTESI DOVREBBERO ESSERE RACCONTATE STUDIATE E MEDITATE PER UNA MAGGIORE NOSTRA CRESCITA DI MENTE E DI CUORE.
In altra comunicazione, spero tra breve, voglio comunicarvi le date e gli avvenimenti che hanno stimmatizzato le origini del RnS in Italia.
Date ed avvenimenti che ogni aderente a questa corrente di grazia deve conoscere come fossero dati anagrafici della sua vita di nascita e rinascita in Cristo Gesù.