Il Battesimo
di acqua e di Spirito Santo
Il Battesimo
- in greco – inizialmente significò: tuffare nell’acqua, sommergere.
In seguito: Immersione nell’acqua con valore
religioso-rituale, quello che impartiva Giovanni Battista, quello che ricevette
Gesù nel Giordano, lo stesso che ricevettero gli Israeliti che, dopo aver
ricevuto il messaggio dal Battista, accettarono e manifestarono la volontà di
una conversione.
Il Battesimo oggi è un Sacramento: Il segno di una
nuova realtà; ha inizio con la venuta del Messia, nascosta alla ragione
dell’uomo, ma che ci dà la Figliolanza a Dio e a Lui la
Paternità per noi. Cristo è
l’immagine del Dio
invisibile.(Col 1,15)
Il Verbo, la parola di Dio si è incarnata ed ha
parlato per rendere visibile Dio e per fare sperimentare all’uomo il Suo Amore,
l’Amore che salva. Il verbo: Gesù, morto e risorto, ha lasciato alla Chiesa,
popolo di cristiani in cammino, guidata dal Suo Spirito, la stessa sua
missione. Il Battesimo è il Sacramento che avvia l’uomo all’iniziazione
cristiana. San Paolo lo definisce: “Lavacro di rigenerazione e di rinnovamento
nello Spirito Santo, effuso abbondantemente da Dio su di noi, per mezzo di
Gesù, Salvatore nostro”. (Tt 3,5-7)
Tra i testi biblici che trattano questi argomenti i
più significativi sono:
-
Dialogo con Nicodemo: Gv 3, 3 - 8
;
-
Dialogo con la Samaritana: Gv 4,10-14 ;
-
Promessa dello Spirito Santo: Gv
7,37-39 ;
-
Come tralci innestati alla Vita Divina: Gv 15, 4 -5 .
Da questi brani conseguono tre affermazioni
fondamentali che spiegano in che cosa
consiste la Nuova Creatura nata da acqua e da Spirito Santo:
Nel Battesimo c’è una presenza personale ed
efficace: di Cristo, della Santissima Trinità e preminente dello Spirito Santo.
Presenza
personale ed efficace di Cristo.
S. Paolo ripete 160 volte: “Cristo in noi”, ”Cristo
in voi”, cioè nei battezzati.
Questa presenza si attua per gradi:
a) Prima cancella e lava la
macchia d’origine ereditata dai nostri progenitori; in un certo senso muore l'
uomo vecchio prima che nasca l’uomo nuovo. (Col. 1,12)
Come l’immersione di Cristo
nel Giordano fu simbolo della sua morte e profezia della sua Resurrezione (emerge
infatti dall’acqua come emergerà dal Sepolcro), così il nostro battesimo è
simbolo della morte dell’uomo vecchio - carnale- e profezia dell’uomo nuovo –
spirituale. (Rm. 6,10) Col Battesimo: il
passato muore nell’acqua, dall’acqua esce risorta una nuova creatura. (1Pt.
3,21)
b) Dopo lavati, veniamo
“Rivestiti” di Cristo. (Gal. 3,27) Il termine greco è più efficace: “Siamo
fasciati” di Cristo: Fasciati strettamente e ovunque, come si usava per i
neonati.
c) La nuova creatura diviene
simile a Cristo (Rm. 8,29) perché viene partecipata di tre qualità di Cristo:
-
Potere regale: Se moriamo con Lui,
vivremo anche con Lui; se con Lui perseveriamo, con Lui regneremo (2Tm.
2,11-12) perciò Paolo ripete spesso: Siamo eredi e coeredi con Cristo nel Regno
del Padre. (Rm. 8,16).
-
Potere profetico: Cristo è il vero profeta;
non solo parla nel nome di Dio, ma è la Parola stessa di Dio, fatta carne. I
Cristiani sono profeti perché, stretti a Cristo, proclamano la Parola per
contribuire alla costruzione di un edificio spirituale. (1 Pt. 2,4-5 );
-
Potere sacerdotale: Oltre il sacerdozio
ministeriale, riservato agli ordinati, esiste quello “battesimale”, comune a
tutti i cristiani in virtù del battesimo: ”Sacerdozio Santo, per offrire
sacrifici spirituali per mezzo di Gesù Cristo” (1 Pt 1,5); stirpe eletta,
sacerdozio regale…popolo di Dio”(1 Pt. 2,9-10).
d) La nuova Creatura partecipa
della figliolanza divina di Cristo. S. Paolo per distinguere la
figliolanza partecipata, da quella di Cristo diretta, prese a prestito un
termine romano dell’istituto dell’adozione: “ Perché ricevessimo l’adozione a
figli” (Gal. 4,5), “Figli adottivi” (Ef.
1,5). La nostra figliolanza però non è un titolo giuridico, ma una realtà nuova
che ci rende figli del Padre mediante la partecipazione, misteriosa ma vera e
reale, alla figliolanza dell’unico figlio di Dio.
e) L’Apostolo Giovanni è più
esplicito: “A quanti l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio”
(Gv 1,12); “ Non da volere di carne, ne da volere di uomo, ma da Dio sono stati
generati”(Gv 1,13). Ancora più esplicito e più forte è S.Pietro che afferma:
”Diventaste partecipi della natura Divina”, perciò Cristo non è più soltanto
l’Unigenito, ma il Primogenito di molti fratelli.(Rm. 8,29)
Presenza
della Santissima Trinità.
Nel battesimo avviene una comunione d’amore che lega
ogni battezzato al Padre che la realizza nel Figlio ad opera dello Spirito
Santo. Perciò i battezzati siamo i: “ Diletti di Dio” (Rm.1,7); il Padre
inviando Gesù fra gli uomini e donando lo Spirito Santo rende noi battezzati
suoi figli ed inizia in noi la Vita Divina per la presenza dell’intera SS.
Trinità.
In estasi Gemma Galgani vide
gli Angeli che passando dinanzi a lei s’inginocchiavano esclamando: “Santo,
Santo, Santo”, cessò quando il suo Angelo Custode le spiegò che adoravano la
Trinità, presente in lei per la Grazia
Santificante. Infatti la grazia
Santificante è:
essere uniti al Padre,
vivere il Padre, vivere nel Padre;
essere uniti al Figlio,
vivere il Figlio, vivere nel Figlio;
essere uniti allo Spirito
S., vivere lo Spirito S., vivere nello Spirito S.
Il cristiano in grazia è il Santuario più prezioso e più sacro, non di pietre morte, ma della
presenza reale di persone vive e vere: la Trinità che abita nel battezzato: “Chi
mi ama sarà amato dal Padre mio e anch’io l’amerò.…Se uno mi ama… Il Padre mio
l’amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”(Gv.14,21 e 23);
“Non sapete che siete Tempio di Dio e che lo Spirito Santo abita in
voi”(1Cor. 3,16)
“Noi siamo infatti il Tempio del Dio vivente” ( 2 Cor. 6,16).
Presenza particolare dello Spirito Santo.
Al
Padre è attribuita la creazione, al Figlio la nostra redenzione, allo Spirito
Santo la nostra santificazione. Infatti con quest’ultima azione, realtà pneumatologica, partecipiamo alla Vita Divina
che è creata in noi dello Spirito Santo, o Grazia Increata. Per rendere
possibile in noi questa comunione di vita, questa partecipazione estesa ad ogni
battezzato, il Padre ha mandato il
Figlio per portarci: la buona novella di salvezza, la parola del Padre
impregnata d’amore misericordioso, la loro decisa volontà di elevarci a figli
amati dal Padre e fratelli d’unigenito suo Figlio, fratelli del primogenito del Padre; così
tutti i battezzati diveniamo : secondogeniti di Gesù Cristo. Perciò il Padre ed il Figlio mandano lo
Spirito, Pneuma d’amore intenso. Colui che lega indissolubilmente Padre e
Figlio: lo Spirito Santo viene in noi nel momento del battesimo, per realizzare
la nostra fratellanza a Gesù e figliolanza a Dio. S. Paolo quasi grida: “..
battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.” (Gal 3,27)
Nel
battesimo, pertanto, avviene il culmine della nostra partecipazione alla Vita
Divina: l’Incorporazione al Corpo Mistico di Gesù Cristo ad opera dello Spirito
Santo.
Tra
i Santi Padri della Chiesa, S. Leone Magno ci dice: “Ricordati che…sei stato
trasferito nella luce del Regno di Dio. Ricordati chi è il tuo Capo
e di quale Corpo sei membro. (1Cor.12,27) Con il Sacramento del
battesimo sei diventato Tempio dello Spirito Santo (1Cor.3,16). Non mettere in fuga un Ospite così
illustre!”
S.
Agostino ci ricorda che oltre al Cristo storico (è nato, è vissuto, ha operato,
è morto e risorto, è salito in cielo per ricongiungersi al Padre in attesa di
tutti i battezzati) c’è il Cristo Mistico, cioè in divenire, infatti diviene
ogni giorno con l’acquisizione di innumerevoli membra: i battezzati che vanno a
completare il corpo di Cristo. Il Cristo storico unito a tutte le membra (i
battezzati) costituiamo il corpo mistico che è la Chiesa (1Cor.12,12-27).
Ogni battezzato è tralcio che lo Spirito innesta col
battesimo al ceppo della Vita
Divina; mediante questo innesto il
battezzato può succhiare linfa generata
dalla Grazia Increata: lo Spirito Santo.
Il battezzato, con questa azione dello Spirito,
entra nel circolo della Vita Trinitaria.
“Dio mandò lo Spirito del Figlio
suo nei nostri cuori, che grida: Abba,
Papà (Gal. 4,6);
“Lo Spirito
Santo attesta al nostro Spirito che siamo figli di Dio” (Rm. 8,16);
“Siate ricolmi
dello Spirito Santo!” (Ef. 5,18);
“Voi siete il Corpo di Cristo e le sue membra, ognuno secondo la
propria parte” (1Cor. 12,27);
“Non vogliate
rattristare lo Spirito Santo
di Dio, col quale
foste segnati” (Ef. 4,30).
Il Rinnovamento nello Spirito vuole aiutare il cristiano a
riscoprire e prendere coscienza del proprio Battesimo, ricevuto in età
infantile. Con la preparazione alla preghiera di effusione, nella quale si
prega il Signore affinché da noi faccia effondere lo Spirito di Dio che già ci
è stato infuso nel Sacramento del Battesimo, il Rinnovamento aiutando il
battezzato a riscoprire, accettare e vivere, oggi finalmente, in età adulta, il
proprio Battesimo, aiuta anche la chiesa, perché essa ha necessità, non di semplici aderenti, ma di convinti credenti, docili strumenti dello
Spirito per la santificazione propria e
della chiesa tutta.
“Se tu
conoscessi il dono di Dio e chi è Colui che ti dice: -Dammi da bere!-…. chi
beve dall’acqua che Io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che Io
gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita
eterna”(Gv 4,7-15)
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